Riflessioni di un'alunna al tempo del Coronavirus


RIFLESSIONI SUI FONDAMENTI GIURIDICI DELL'AZIONE DI GOVERNO PER CONTRASTARE IL CORONA VIRUS

Federica Rossi

5 M enogastronomia

 

In rapporto all'emergenza sanitaria attuale dovuta al dilagare, a quanto pare difficile da contrastare, della nuova COVID-19, o malattia respiratoria acuta da corona virus, sono state emanate norme, soprattutto inerenti alla vita sociale, ancora più restrittive delle precedenti.

Queste, apparentemente, potrebbero contrastare con alcuni articoli della nostra Costituzione, i quali tutelano i diritti dell'individuo.  Un esempio ne è l'articolo 16, che sancisce la libertà di circolazione e soggiorno sul territorio nazionale, così come l'articolo 13, che vieta qualsiasi forma di restrizione della libertà personale: entrambi questi diritti sembrano venirci negati in questo momento.  Leggendone completamente il testo si evince però che essi possono essere soggetti a deroghe nei momenti di urgenza e necessità (problemi legati a salute, sicurezza, eccetera…).

Facendo riferimento infatti all'articolo 32 della Costituzione, emerge che la Repubblica ha il compito di tutelare la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.  Per garantire questa tutela lo Stato si è trovato ormai costretto a limitare i nostri spostamenti, contatti sociali, e quindi alcune nostre libertà personali, in quanto la crescita esponenziale degli infetti negli ultimi giorni è motivo di forte allarme. 

Questo è dovuto alla saturazione dei presidi medici necessari a superare la fase più acuta dell'infezione. 

Lo Stato, prima che l'interesse individuale, è tenuto a considerare l'interesse collettivo.

Le disposizioni  dell'articolo 32, in casi come questo che stiamo vivendo, potrebbero anche obbligare per legge determinati trattamenti sanitari, che altrimenti mai potrebbero essere imposti con la forza, così da scongiurare l'allargarsi di un'epidemia.

10 marzo 2020

Ultima revisione il 04-01-2021